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La parola presepe deriva dal latino praesaepe ed è formata dai vocaboli prae (davanti) e saeps (siepe). Il significato letterale è dunque “davanti alla siepe“ e, per estensione ha cominciato a indicare anche la stalla oppure la mangiatoia posta in una stalla.
Ai giorni nostri il termine presepe indica la descrizione scenografica e le dimensioni della Natività di Betlemme. Si crede che l’inventore del presepe sia il celebre San Francesco d’Assisi che per primo lo realizzò nel 1223.
Il presepe per Natale è una tradizione che tutti gli italiani conoscono sin dall’infanzia. Il presepe è risultato di una pratica molto antica: da semplici disegni stilizzati si è passati nel corso dei secoli alla rappresentazione artistica della natività di Gesù Cristo. Pittori, artisti e scultori, appartenenti a diverse epoche e luoghi, hanno dato una loro versione di questa immagine cristiana che oggi tutti possono ammirare nelle chiese e nei musei sparsi nel mondo.
Non c’è da stupirsi che il presepe più grande d’Italia si trovi a Napoli, nel museo di San Martino. Si trova nell’ex Certosa di San Martino, in cima alla collina vicino al Castel Sant’Elmo. La messinscena del miracolo divino fa veramente impressione per le sue dimensioni: ci sono 160 personaggi, 80 animali, 28 angeli e più di 400 oggetti minuscoli.
Creare il presepe non è quindi un semplice passatempo o un gioco. Si tratta di una vera e propria arte che ancora oggi gli artigiani portano avanti con grande impegno e passione. Per molti appassionati, l’arte del presepe, è diventato un vero e proprio lavoro.