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Il sapone della nonna



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Il sapone della nonna

La leggenda narra che il nome “sapone” viene dal luogo chiamato “Monte Sapo” dall’antica Roma, dove il grasso proveniente dal sacrificio degli animali si mischiava con la cenere e scendeva giù verso il fiume, grazie alle piogge. Le donne che lavavano i panni nel fiume Tibro scoprirono che questa mistura faceva andar via le macchie molto di più che lavandole solo con l’acqua.

 

Dalla Mesopotamia arriva la prima testimonianza dell’esistenza del sapone che risale al 2800 a.C. e proviene da scavi nella zona dell’antica Babilonia. In quella zona fu ritrovato un materiale simile al sapone conservato in cilindri d’argilla che recano incise delle ricette per la preparazione.

 

L’uso del sapone era diffuso di sicuro intorno al 1550 a.C. anche in Egitto come dimostra il papiro di Ebers (fine della XVIII dinastia) da cui si evince come gli antichi egizi usassero un sapone che era realizzato con oli animali e vegetali e sali alcalini. Più in genere i primi tipi di sapone nell’antichità erano comunque usati più per la pulizia dei tessuti che per l’igiene personale, anche perché non erano esattamente un toccasana per la pelle.

 

Gli studi storico-archoelogici assegnano però agli arabi il primato di veri inventori del sapone moderno. La storia del sapone per come lo intendiamo oggi è quindi una storia araba. I saponi venivano prodotti per l’igiene personale con una base di olio d’oliva, di timo o alloro, tuttora gli  elementi principali del sapone di Aleppo. Per la saponificazione veniva usata per la prima volta la soda caustica (Al-Soda Al-Kawia), metodo praticamente utilizzato fino all’età moderna.

 

Prima che le lavatrici meccaniche sostituissero gradualmente il lavaggio manuale del bucato, la produzione familiare di sapone in grosse pentole all’aperto era un’attività piuttosto comune nelle zone non urbane fino agli anni 70-80; ora è un’usanza praticamente scomparsa, salvo rare eccezioni. Le nostre nonne facevano pazientemente il sapone a casa e noi oggi possiamo ricreare questa antica tradizione. La preparazione del sapone prevedeva l’uso di grassi vegetali o animali o un loro miscuglio e ovviamente l’uso di potassa caustica o soda caustica.

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